Milano Positiva: incontri con la storia, Elisabetta I assolta

Onore al merito. “Incontri con la storia”, il format inventato da Elisa Greco, è veramente bello. Ieri sera al teatro Manzoni, esaurito in ogni ordine di posto, s’è celebrato il processo ad Elisabetta I.

La Brexit ha radici lontane?
Elisabetta è una dei precursori delle scelte politiche che arrivano fino a Theresa May? E che cos’è la politica? L’esercizio della ragion di Stato, anche quando calpesta i diritti delle persone? Oppure è l’esercizio della comprensione del presente storico che deve per questo richiedere una cognizione ragionevole degli eventi? Distinguendo tra guerre di religioni e sanguinari conflitti, per interessi personali, rispetto a chi avrebbe cercato di evitarli in tutti i modi, scegliendo di tagliare la testa a Maria Stuarda per legittima difesa dei propri confini contro lo spagnolo nemico, alle porte?

Il Pm Ciro Cascone e l’avvocato di Elisabetta, Alessandro De Nicola, si sono a lungo confrontati nell’aula – palco del Teatro Manzoni sulle ragioni della morale e della politica, del bene e del male. Ne è nato uno spettacolo bellissimo, affascinante, ricco di contenuti e di schermaglie storiche sulle ragioni della politica di Elisabetta, legittimata ad uccidere Maria Stuarda ma anche maledettamente impegnata a trasformare l’Europa, a non permettere che proliferasse l’intolleranza religiosa e soprattutto che permanesse la condizione di guerra continua.

Una donna saggia, secondo De Nicola e i suoi testimoni: Maria Luisa Agnese, giornalista del Corriere della Sera e Antonio Caprarica storico inviato Rai in Inghilterra. Il Pubblico Ministero Cascone invece, ha coraggiosamente invitato il pubblico a riflettere sul senso della storia e delle azioni di Elisabetta I.

“Se vale la ragion di Stato, allora si crea il precedente per cui un regnante che avrebbe dovuto essere mandata in esilio, Maria Stuarda, si decide invece di decapitarla. Se è così, la giuria, cioè il pubblico presente, che voterà, si assumerà la responsabilità di dichiarare davanti alla storia che allora diventa legittimo uccidere il tuo nemico politico”. Pensando a quanto accade oggi in Russia, la riflessione è molto profonda. L’avvocato De Nicola ha richiamato proprio la storia per assolvere Elisabetta. “Una regnante che ha evitato le carneficine che si consumavano in Francia contro gli Ugonotti, oppure in Germania o nella guerra dei 30 anni. Rispetto a quanto accadeva in un’Europa devastata dai conflitti, l’Inghilterra di Elisabetta I ha cercato di affermare la tolleranza”

Un dibattito appassionato che si è protratto di quasi 45 minuti rispetto all’orario concordato. Alla fine il pubblico ha deciso. 320 hanno assolto Elisabetta I, mentre 199 hanno chiesto la condanna. In linea di continuità con il presente, molti interpretano la Brexit come la via della libertà, allo stesso modo in cui Elisabetta ritenne giusto consolidare la sua egemonia, conservando la Chiesa Anglicana. È la ragion di Stato. Cinquecento anni dopo, molto cambiando, tutto si assomiglia.

Qui le interviste con Elisa Greco, Sara Varetto direttrice dei servizi giornalistici di Sky, testimone d’accusa insieme con Corrado Passera, Alessandro De Nicola presidente della Adam Smith Society e avvocato di Elisabetta, Antonio Caprarica inviato Rai in Inghilterra, giornalista e testimone di Difesa nei panni di Sir. Francis Drake, insieme con Maria Luisa Agnese giornalista del Corriere della Sera anch’essa testimone di Difesa. Per gli appassionati di Storia, una chicca. Prossimo evento il 4 Marzo, si parlerà di Charlie Hebdo. Colpevole o innocente? Fino a che punto può spingersi la satira? Sarà un evento, come sempre.

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